The Future is now

PARTECIPAZIONE DELLA 58ª EDIZIONE D’ANDORRA ALLA BIENNALE DE VENÈCIA

‘THE FUTURE IS NOW”, PHILIPPE SHANGTI

Una proposta provocativa, articolata come un’installazione frammentata, per criticare gli effetti del consumismo esasperato e per agitare la coscienza collettiva. Opere dai colori saturi e brillanti, dalle rifiniture perfette e pulite, che cercano tuttavia la protesta e la provocazione.

Shangti ritrae audacemente la superficialità costruendo delle storie pensate al millimetro. Fotografia, scultura e anche audiovisivi dallo stile kitsch, il progetto di Shangti si trova all’interno del metalinguaggio dell’arte e ci avvicina all’estetica contemporanea in chiavePop Art

Un invito a riconsiderare il presente consumista che ci avvicina ad un futuro azzardato troppo prossimo…

Seguir llegint

Il padiglione di Andorra presenta una proposta provocatoria e di finzione speculativa, dove Shangti scuote la coscienza collettiva con la sua visione del mondo. Un’installazione frammentata in pezzi che vanno esaminati singolarmente per capire il progetto multidisciplinare: la critica del consumismo esasperato e dei suoi effetti.

Nel più puro stile Camp, mette in scena con superfici lucide e colori saturi temi universali dalle rifiniture perfette e pulite, ma cercando tuttavia la protesta e la provocazione.

La sua passione per la fotografia gli è venuta da molto piccolo, quando gli è stata regalata la prima macchina fotografica, che ha sfruttato fino alla nausea e di cui ben presto ha capito il funzionamento dei meccanismi tecnici. Un carattere audace e la vita stessa lo hanno portato a Saint Tropez, dove ha trovato un mondo narcotizzato e nascosto nella superficialità, che lui ha osato ritrarre, esibendo donne confuse tra la vulnerabilità e la forza, come possiamo vedere nella fotografia monumentale Goodness of Oxygen: una donna impigliata tra il divino e il mercantilismo, che fa affari con l’aria che respiriamo.

Altri atti malvagi e le conseguenze delle nostre malefatte sono rappresentati in Gate of Lost Paradise Park e Soul Tree Museum.

In tutto il progetto Shangti costruisce una storia pensata al millimetro, ispirata a James Bidgood o David LaChapelle, che nelle loro opere criticano anche loro la società in cui viviamo.

L’uso della scrittura nelle sue opere, nelle sue tag, genera un messaggio che viene trasmesso molto velocemente e in modo interdisciplinare. Così, oltre a districarsi bene del campo della fotografia e della scultura, lo fa anche nel campo degli audiovisivi.

Prison of an Addicted Spender è una video scultura che potrebbe essere correlata alle opere di Don Graham o Bill Viola.

Il progetto di Shangti , dai colori allegri e dalle composizioni esilaranti, è inquadrato all’interno degli ambiti del metalinguaggio dell’arte e ci avvicina all’estetica contemporanea in chiave Pop Art, come si può vedere in No Vandalism Here, The Babies’ Hope e Fuck Who Doesn’t Like my Vision.

Philippe

icon box image

Philippe Shangti

Artista

Artista multidisciplinare con formazione autodidatta, Philippe Shangti è originario di Tolosa e attualmente residente nel Principato. La sua opera, provocatoria e dal forte impatto visivo, intende denunciare le varie problematiche che colpiscono la società odierna.

Continua a leggere

icon box image

Eva Martínez

Comissària

Artista e insegnante, è laureata in Storia dell’Arte e possiede una riccca formazione in vari campi, come l’architettura, le belle arti e la gestione culturale. Lavora anche come arteterapeuta e coach creativa holistica.

Continua a leggere

Come artista ha realizzato numerose mostre personali e collettive, sia in Andorra che in Francia e in Spagna. E’ stata scelta per partecipare al progetto Laboratori d’Arte in diverse edizioni, compresa quella del 2016, nella quale è risultata finalista per rappresentare Andorra nella 57a edizione della Biennale d’Arte di Venezia. I suoi quadri sono stati utilizzati nelle scenografie di alcuni film e ha anche disegnato delle etichette per i vini di diverse cantine.

Comitato Organizzatore

Artista
Philippe Shangti

Comissària
Eva Martínez, “Zoe”

Curador
Ivan Sansa / Paolo De Grandis

Coordinació a Andorra
Meritxell Blanco

Coordinació a Venècia
Carlotta Scarpa

Producció
Ministeri de Cultura, Joventut i Esports
PDG Arte Communications

Disseny
Pixel Concepte

Fotografia
Àlex Tena

Producció Audiovisual
Mira Audiovisual

Transport
Intertrans

Amb el suport de
Andorra Turisme

Agraiments
Montserrat Planelles

Share your experience with us!

#AndorraBiennale2019